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La sicurezza informatica è la massima priorità per il 66% dei CIO

Secondo le ultime previsioni di Gartner, la spesa IT sfiorerà i 4,5 miliardi di miliardi di dollari quest’anno. Se da un lato la congiuntura economica ha un impatto negativo sui mercati consumer, dall’altro lato le aziende hanno ridefinito le proprie priorità e continuano ad aumentare la spesa destinata alle iniziative digitali, a dispetto della flessione economica globale.

I budget IT hanno cominciato a crescere nel terzo trimestre del 2022, in concomitanza con la segnalazione di Gartner secondo cui il 76% dei CIO ha affermato di aver visto aumentare il proprio budget rispetto al trimestre precedente. Questa tendenza è ancora predominante: le aziende hanno infatti deciso di mettere al primo posto la sicurezza informatica tra le priorità per il budget di quest’anno, grazie anche a una maggiore disponibilità finanziaria.

La società di consulenza ha riscontrato che il 66% dei CIO ha intenzione di aumentare gli investimenti nella sicurezza informatica durante il 2023. Questo dato supera di gran lunga il valore riscontrato in precedenza: per la spesa IT nel terzo trimestre del 2022, solo il 40% degli intervistati aveva dichiarato di volersi concentrare sulla scurezza informatica.

Altre priorità: ottimizzare il business, porre rimedio alla carenza di talenti, mettere in sicurezza l’ambiente cloud

I budget IT sono aumentati, ma molte organizzazioni continuano a mettere sotto pressione i CIO per sfruttare al meglio gli strumenti digitali, tagliare i costi ed evitare gli sprechi. Per i manager IT, la riduzione dei costi era già una questione prioritaria nel terzo trimestre del 2022. In quest’ottica, oltre che verso la sicurezza informatica, i manager IT hanno indirizzato le proprie strategie verso l’ottimizzazione del business, aumentando la spesa per l’intelligence aziendale e l’analisi dei dati (55%), nonché per le piattaforme cloud (50%).

La carenza di figure qualificate e competenti resta comunque un problema importante per il settore tecnologico. Secondo il report di Gartner, la difficoltà di acquisire talenti è una delle criticità più comuni rilevate per i progetti IT nel terzo trimestre 2022. Nel 63% dei casi, si è trattato di una carenza di figure adatte, mentre nel 54% dei casi sono state segnalate lacune di competenze nei team aziendali.

In questa situazione, le aziende hanno deciso di assumere personale IT esterno che si occupasse di implementare soluzioni, supporto o servizi gestiti (come MSP). Le previsioni della società di consulenza rispecchiano questa realtà e infatti indicano una crescita del 5,5% per il mercato dei servizi IT nel corso di quest’anno.

In linea con le tendenze dell’anno scorso, i manager IT continuano a promuovere il lavoro ibrido, che ha raggiunto la vetta delle priorità aziendali nel terzo trimestre dell’ultimo anno (53%). Va ricompreso in tal senso anche l’aumento di spesa sulle piattaforme cloud, indicato più sopra. A questo proposito, vale la pena ricordare i risultati di report pubblicato di recente da Red Hat. Se da un lato concorda con Gartner per quel che concerne la maggiore attenzione alla sicurezza informatica, dall’altro il documento spiega che questa situazione è dovuta alla crescita esorbitante delle implementazioni cloud negli ultimi due anni e all’adozione su vasta scala del lavoro da remoto, due fattori che hanno introdotto nuovi rischi per la sicurezza delle reti aziendali. Per questo modello di lavoro, la sicurezza è stata indicata come una priorità in diverse categorie tecnologiche, ad esempio le infrastrutture cloud (42%), i Big Data e le analisi (45%) e l’automazione (35%).

Perché aumentano i budget destinati alla sicurezza?

La sicurezza informatica è l’eccezione alla regola, in un contesto che vede le aziende praticare tagli alla spesa per far fronte alla recessione. Ecco alcuni dei motivi per cui il budget destinato alla sicurezza continua ad aumentare:

  • La necessità di proteggere le organizzazioni dalla continua evoluzione delle minacce.
  • L’adattamento alle nuove normative e la conformità alle stesse.
  • La maggiore attenzione prestata dalla dirigenza alla sicurezza informatica.

Questi fattori non hanno soltanto spinto al rialzo i budget per la sicurezza informatica, ma hanno anche accelerato l’adozione del modello Zero Trust. Secondo Gartner, questo approccio sarà alla base di almeno il 70% di tutti i nuovi framework di accesso remoto entro il 2025, con un aumento considerevole rispetto a nemmeno il 10% dell’anno precedente.

Oggi clienti, partner e stakeholder non vogliono subire le conseguenze delle interruzioni di servizio o della perdita di fiducia dei clienti in seguito alla violazione di un sistema, perché sono situazioni che vanno a grande discapito dell’azienda. Il modello di lavoro odierno vede quindi le aziende attribuire la massima priorità all’architettura di sicurezza, realizzata grazie a un portafoglio ad hoc completo.

La piattaforma di sicurezza unificata di WatchGuard offre una sicurezza completa end-to-end. Questo consente ai CIO di porre rimedio alla frammentazione degli approcci di sicurezza obsoleti e di riunire le tecnologie necessarie per la protezione delle reti aziendali su un’unica piattaforma. Il nuovo approccio, oltre a fornire una protezione totale, può ottimizzare i costi della sicurezza informatica, dato che i dipendenti devono imparare a usare una sola piattaforma anziché interfacce diverse, un grande vantaggio se c’è carenza di competenze e di personale qualificato.

L’aumento della spesa in soluzioni per la sicurezza informatica, volte a proteggere il lavoro ibrido oppure a implementare lo Zero Trust, è fondamentale per la sicurezza dei dati e il successo duraturo dell’azienda.

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