Eliminare le minacce informatiche: come rilevare e fermare gli attacchi più comuni

Un Giardino in Salute Non Cresce da Solo – Va Protetto
Quando serve, lo annaffi, lo controlli e strappi le erbacce prima che si diffondano. Lo stesso principio vale per la cybersicurezza.
Nel panorama digitale di oggi, le minacce informatiche evolvono rapidamente. Dal phishing e l’escalation dei privilegi, agli accessi non autorizzati e ai movimenti laterali, gli attacchi spesso mettono radici ben prima di essere scoperti. Ecco perché rilevamento e risposta non sono più opzionali, ma essenziali per la resilienza.
I team di sicurezza in tutti gli ambienti confermano che non puoi proteggere ciò che non puoi vedere, né rispondere a ciò che non capisci.
Esploriamo quindi quattro modalità comuni con cui le minacce informatiche si infiltrano nei sistemi e come rilevarle ed eliminarle in modo proattivo, prima che invadano il tuo giardino digitale.
1. Osserva cosa sta crescendo (e cosa non dovrebbe esserci)
La visibilità è la base per un rilevamento efficace delle minacce. Senza una comprensione chiara delle risorse presenti nella tua rete, identificare anomalie diventa difficile.
Il report 2023 di CISA sulle vulnerabilità più sfruttate sottolinea l’importanza di monitorare costantemente la superficie di attacco e investigare le attività anomale che potrebbero indicare un movimento laterale.
Secondo l’IBM Cost of a Data Breach Report 2024, le organizzazioni che implementano il rilevamento automatico delle risorse e la gestione della postura di sicurezza possono ridurre il ciclo di vita di una violazione fino a 80 giorni.
Inizia da:
- Visibilità delle risorse: conosci cosa è connesso, incluso l’IT ombra
- Monitoraggio della configurazione: rileva deviazioni dagli standard di sicurezza
- Profilazione dei comportamenti: comprendi cosa è “normale” per i tuoi sistemi e utenti
Se non sai cosa dovrebbe essere presente nel tuo ambiente, non noterai quando qualcosa di estraneo vi si insinua.
2. Monitora i movimenti, non solo gli accessi
Non si tratta sempre della violazione iniziale. Molti attaccanti moderni sono esperti di furtività e discrezione.
Il DBIR 2023 di Verizon rivela che il 62% delle violazioni coinvolge movimenti laterali, con una permanenza media degli attaccanti negli ambienti di 204 giorni prima della rilevazione.
Una volta all’interno, gli attaccanti:
- Si muovono lateralmente attraverso reti piatte
- Fanno escalation di privilegi per accedere a sistemi critici
- Si camuffano da utenti legittimi per eludere i controlli
Per identificare queste attività, guarda oltre la “porta d’ingresso”:
- Monitora comportamenti di accesso anomali
- Rileva escalation di privilegi e picchi di accesso
- Osserva comunicazioni sospette tra sistemi interni
È l’equivalente di individuare una radice infestante prima che sbuchi dal terreno.
3. Rispondi come se la tua operatività ne dipendesse (perché è così)
Rilevare senza rispondere è come strappare un’erbaccia ma lasciare le radici.
Secondo il report di IBM, le organizzazioni che contengono una violazione entro 200 giorni risparmiano in media 1,12 milioni di dollari rispetto a chi non lo fa. Eppure, molti team non hanno piani di risposta aggiornati o testati regolarmente.
CISA raccomanda inoltre di prendere misure per “prevenire movimenti laterali ed escalation dei privilegi”, come la segmentazione della rete e il controllo rigoroso del traffico in uscita.
Una risposta efficace include:
- Contenimento rapido: isola i sistemi colpiti e interrompi gli accessi
- Analisi delle cause: elimina le minacce alla radice
- Coordinamento interfunzionale: coinvolgi IT, legale, PR e sicurezza
- Simulazioni reali: esercitazioni regolari “tabletop”
Se il tuo piano di risposta agli incidenti non è stato aggiornato dall’ultimo rebranding aziendale, probabilmente è ora di farlo.
4. Occhio ai confini: sono il bersaglio perfetto
Anche se la tua infrastruttura principale è sicura, gli attaccanti puntano spesso agli endpoint remoti e alle configurazioni Cloud – e non a caso.
Secondo la Cloud Security Alliance, il 90% delle violazioni in Cloud deriva da configurazioni errate. E Statista riporta che solo nel Q3 del 2024, oltre 422 milioni di record di dati sono stati esposti a livello globale a causa di violazioni.
Cosa significa questo?
- Strumenti SaaS non monitorati possono esporre dati sensibili
- Endpoint non protetti sono facili da compromettere
- Il riutilizzo delle credenziali in ambienti Cloud è un problema crescente
Per stare al passo:
- Espandi il monitoraggio a endpoint, Cloud e app SaaS
- Utilizza controlli di accesso adattivi e autenticazione continua
- Implementa analisi comportamentali degli utenti (UBA) per rilevare anomalie
Proteggere l'”edge” della tua rete è come rinforzare la recinzione del giardino: impedisce alle minacce di entrare dove non stai guardando.
La prevenzione è buona, ma il rilevamento proattivo vince
La prevenzione è il punto di partenza, ma il rilevamento proattivo e una risposta tempestiva sono il cuore della cybersicurezza moderna. Le organizzazioni che investono nell’identificazione precoce e in azioni rapide saranno quelle che resteranno avanti, man mano che le minacce diventano più sofisticate e i costi delle violazioni aumentano.
Non serve un giardino perfetto. Ma con gli strumenti giusti e la dovuta attenzione, puoi tenere lontane le erbacce e far prosperare ciò che conta.
Le minacce informatiche crescono in fretta. Impara a individuarle e bloccarle prima che prendano il sopravvento.
E se sei pronto a far evolvere la tua strategia di rilevamento – senza lasciare nulla al caso – siamo qui per aiutarti.
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